AVVISO AGLI STUDENTI DEL VI ANNO CHE EFFETTUANO TPVES-MMG

Si comunica che è stata attivata convenzione con FNOMCeO per l’attivazione di attività di tirocinio a distanza per la MMG. Il tirocinante potrà integrare le ore in presenza con quelle in Formazione a Distanza (FAD) presenti sulla piattaforma.

Gli elenchi dei laureandi per l’anno 2021 è stato già inviato alla segreteria organizzativa dall’OMCeO di Campobasso in seguito a raccolta di adesioni su apposito Forms realizzato dal CdLM in Medicina e Chirurgia.

Sulla piattaforma FADInMED è predisposta un’Area riservata ai Tirocinanti il cui accesso è filtrato attraverso il Codice Fiscale del tirocinante (ritenuto il Codice Identificativo Unico).

Per ciò che concerne le procedure di registrazione i tirocinanti entrati in www.fadinmed.it dovranno

  • cliccare sulla voce “Registrati” che compare in fondo alla pagina
  • inserire i dati che vengono richiesti
  • scegliere come profilo “Tirocinante in medicina” per poter accedere direttamente ai corsi loro riservati.
  • concludere la procedura cliccando su “Prosegui”

In caso di dubbi o problemi è possibile rivolgersi all’help desk della piattaforma scrivendo una e-mail a: gestione@fadinmed.it.

Al termine dello svolgimento dei corsi i tirocinanti potranno scaricare dalla piattaforma l’attestato di partecipazione.

In virtù di tale accordo anche per quest’anno 2021 la Federazione ha voluto mettere a disposizione dei tirocinanti, per consentire il tirocinio in modalità a distanza, 5 corsi FAD ECM da svolgere sulla piattaforma FADINMED:

ID Evento: 311539 – ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP: UN APPROCCIO BASATO SULLE COMPETENZE (durata 10h) ID Evento: 311630 – IL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (durata 12h)
ID Evento: 311640 – LA VIOLENZA NEI CONFRONTI DEGLI OPERATORI SANITARI (durata 8h)
ID Evento: 311763 – LA SALUTE DI GENERE (durata 8h)
ID Evento: 315524 – CORONAVIRUS: QUELLO CHE C’È DA SAPERE (durata 7h)

Le attività svolte andranno riportate sul libretto formativo accompagnato dall’attestato di partecipazione.

Maggiori informazioni dal minuto 12:58  al minuto 20:26 del link:

La laurea abilitante ai tempi della pandemia Covid-19: l’impegno degli Ordini dei Medici e dei Corsi di Laurea in Medicina

di Filippo Anelli e Stefania Basili

La Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CPPCLMM&C) insieme alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) hanno analizzato, tramite un questionario, lo svolgimento delle attività di tirocinio abilitante erogate nel trimestre Ottobre/Dicembre 2020. Ecco i risultati

7 GEN – Le attività abilitanti alla professione di medico chirurgo hanno un’importanza ed un ruolo fondamentale nella formazione del medico. Infatti, è proprio attraverso queste attività, che lo studente aggiunge al suo ricco bagaglio curriculare, quelle competenze specifiche legate al “saper fare”, quali il corretto ragionamento clinico e l’acquisizione reale di abilità pratiche e procedurali. Inoltre, attraverso la pratica di queste attività lo studente di Medicina acquisisce le competenze legate al “saper essere che gli consentiranno di comprendere appieno le differenze fondamentali tra l’atto del curare una malattia e l’atto di prendersi cura del paziente.
 
L’inizio della pandemia Covid-19 ha inciso, sin dal suo esordio sul nostro territorio, sulla didattica universitaria in modo determinante, imponendo un repentino passaggio alla didattica a distanza.  Mentre la trasformazione delle attività d’aula in attività a distanza non ha presentato e non pone particolari problemi è certamente più complessa la trasformazione delle attività di tirocinio in presenza che sono svolte generalmente all’interno dei Reparti Assistenziali o nel Territorio e comprendono l’interazione diretta con il paziente.

 
La Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CPPCLMM&C) insieme alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) hanno analizzato, tramite un questionario, lo svolgimento delle attività di tirocinio abilitante erogate nel trimestre Ottobre/Dicembre 2020.
 
I risultati ottenuti evidenziano, innanzi tutto, un forte impegno dei Corsi a condurre alla laurea gli studenti all’interno del tempo previsto nel curriculum formativo nazionale. Infatti, per gli Studenti del sesto anno di corso, si è evidenziato come i tirocini abilitanti di area medica e chirurgica si siano svolti per circa il 62% in modalità mista (presenza/distanza), per circa il 23% esclusivamente in presenza e come solo il 15% è dovuto ricorrere a tirocini totalmente a distanza.
 
Per quanto riguarda invece il Tirocinio abilitante svolto presso i Medici di Medicina Generale è emerso che le attività sono state svolte totalmente in presenza nel 38% delle sedi, in modalità mista nel 36% e totalmente a distanza nel 26% delle sedi.
 
L’indagine conoscitiva ha riguardato anche le modalità prevalentemente utilizzate per lo svolgimento dei tirocini a distanza.
 
Dall’analisi dettagliata delle risposte, si evince come tutte le modalità consigliate dalla CPPCLMM&C e dalla FNOMCeO siano state seguite a livello nazionale ricorrendo in particolare all’uso di video-conferenza con il Tutor su casi clinici reali (68%) o simulati (55%).  Molto utilizzate sono state anche le attività “contact tracing” dei pazienti positivi al Sars-Cov-2.
 
Queste ultime attività potrebbero sicuramente essere potenziate, in presenza di protocolli operativi specifici tra Università e Sistema Sanitario Nazionale, a tutto beneficio del controllo della pandemia COVID-19 attualmente in corso.
 

Natale 2018

A tutti gli utenti del sito, a nome del Presidente dell’Associazione, Andrea Lenzi, del Presidente della Conferenza, Stefania Basili, dei Vice-Presidenti e dei Segretari inviamo i più sentiti e felici Auguri di un Santo Natale e un magnifico Anno Nuovo.

Finalmente un Progress Test che si rispetti

Riportiamo da La Medicina in uno Scatto. Link

progress test

Finalmente un Progress Test che si rispetti
Il perchè e le utilità di uno strumento così discusso.

“Ma che devo andare a fare? Perchè devo perdere una giornata? Piuttosto mi sto a casa a studiare!”

Quante volte abbiamo ascoltato questa frase quando si parla di Progress Test, o forse, quante volte siamo stati noi i primi a pronunciarla?

Eppure forse qualcuno doveva fermarsi a spiegarvi cos’è e a cosa serve questo test. Come mai tutte le università italiane di medicina sospendono le lezioni per dare spazio a questo Test. Benvenuti quindi nel secondo appuntamento di La Medical Education in uno Scatto.

Origini

C’erano una volta, in alcuni atenei (Paesi Bassi, Canada…),  università che avevano da poco introdotto una nuova forma di insegnamento. Abbandonando la solita struttura con lezioni frontali+laboratori+tirocini, avevano deciso di adottare il Problem Based Learning come modello di insegnamento per gli studenti di Medicina.
Si son quindi dovuti porre una semplice domanda: “Come possiamo vedere se questo nuovo modello formativo funziona?”. In questo modo nasce l’idea del Progress Test.
Un test che viene svolto contemporaneamente lo stesso giorno, da tutti gli studenti del Corso di Laurea, di tutti gli anni. Un certo numero di domande, cliniche e precliniche, volte a fotografare, a cristallizzarprogress teste ed analizzare la preparazione degli studenti in maniera trasversale.

In Italia

Quando una cosa funziona ed ha la sua utilità ovviamente viene adottata anche in altre realtà. Così in Italia, la Conferenza Permanente dei Presidi dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia decide di sperimentare questo strumento. Da allora ne son stati effettuati ben 13. E quest’anno sono stati ben 59 i CdL in Medicina che hanno preso parte a questa tipologia di Test, al punto che finanche le facoltà con un corso in Inglese partecipano sempre più numerose.

Negli ultimi anni la partecipazione di studenti totale è andata aumentando. Quest’anno sono stati ben 38.091 gli studenti (al fronte dei 33.000 dell’anno scorso) che si sono sottoposti al test.L’adesione sempre maggiore sta permettendo così che lo strumento inizi a raccogliere dati sempre più affidabili rispetto al passato.

Why

Le ragioni che si celano dietro questo tipo di monitoraggio sono molte.
Innanzitutto serve a comprendere il livello di apprendimento, anno per anno, delle nozioni biomediche. I disegni riportati, immaginate, sono del 1996, pubblicati dopo 15 anni di progress test nelle sopra citate università. Si nota come la curva del sapere dello studente di medicina ha una porzione più ripida i primi anni, dove vengono ad essere inseriti i contenuti, e poi tende a raggiungere la stabilità con il consolidamento delle nozioni alle quali viene aggiunta poi la parte pratica.

progress test
Seconda, a mio parere importantissima, ragione è quella che viene definita come Self-Assessment. E’ infatti anche questa una chiave molto importante di questo strumento. Quello di dare la possibilità allo studente di capire le materie in cui è più confident e quelle in cui la sua conoscenza non è sufficiente. Proprio per questo motivo, anche sotto suggerimento degli studenti, quest’anno sono stati pubblicati online i risultati delle domande poche ore dopo del test stesso, con tutta la bibliografia necessaria allo studio del quesito. Nonostante ciò però, questo non basta, serve poter consultare i propri risultati, con accesso alla propria scheda con le domande, per poter analizzare al meglio il proprio esame.

Ed infine l’ultimo motivo: raccogliere dati.
Se stai leggendo questo articolo sarai con grande probabilità una persona dedita alla scienza, o almeno simpatizzante e inevitabilmente al metodo scientifico. Rifletti quindi sull’importanza che una raccolta dati così ampia, campionaria, strutturata e annuale ha per la ricerca e il monitoraggio delle nostre università.

Novità

Quest’anno il Progress Test ha avuto importanti novità. La sferzata verso il cambiamento è stata data delle nuove modalità di abilitazione alla professione medica. Infatti l’adozione di un test abilitativo molto simile a quello del Progress ha cambiato l’approccio della Conferenza Permanente a quest’ultimo. I quesiti quest’anno sono stati scritti da una commissione di presidi e docenti italiani e sono stati divisi in 50 domande riguardanti competenze di base, e 150 domande invece riguardanti la capacità di applicare conoscenze biomediche e cliniche. Da sottolineare come più che avere un approccio specialistico (materia per materia) questi quesiti fossero invece rivolti alla risoluzione di problemi e al ragionamento clinico interdisciplinare.

Soprattutto per gli studenti degli ultimi anni questo Progress Test è valso molto come Training Test, proprio per esercitarsi ad affrontare quella che sarà la prova abilitativa. Essa però conterrà la particolarità di avere un malus di 0,25 per ogni risposta errata.

La complessiva facilità delle domande ha calmato gli animi inquieti e preoccupati degli studenti che gridavano alla riforma abilitativa come la creazione di un nuovo, secondo, imbuto formativo\lavorativo. Sicuramente soltanto i primi esami abilitativi ci diranno che tipologia di domande avremo effettivamente ma le prospettive non sembrano allarmanti come in passato quando il Progress Test era decisamente poco adeguato alla valutazione delle conoscenze acquisite. Serve però ancora una volta sottolineare come solo un Curriculum condiviso, ed adeguatamente monitorato, da tutte le università può portare ad un migliore utlizzo di questo stumento nel pre-laurea e ad un migliore outcome come strumento abilitativo.

FONTI | Quotidiano sanità 1, 2, Journal of Medical Education, Ultimo Progress test

BIBLIOGRAFIA | Fifteen years of experience with progress testing in a problem-based learning curriculum – C. P. M. VAN DER VLEUTEN, G. M. VERWIJNEN & W. H. F. W. WIJNEN University of Limburg, Maastricht, The Netherlands

Il Progress Test 2018 con più di 38 mila partecipanti

Riportiamo dal QuotidianoSanità. Link

Medicina. Più di 38 mila studenti hanno partecipato al ‘training test’ per il nuovo esame di Stato

Quest’anno la prova è stata concepita in modo da essere molto simile a quella che comporrà la prova scritta dell’esame di Stato di recente riformato, per consentire agli studenti dell’ultimo triennio di avere un’occasione per un vero e proprio training test. Inoltre, per la prima volta, non si è attinto alle banche-dati internazionali e le domande sono state preparate dalla Conferenza stessa in accordo al core curriculum dei corsi di laurea in Medicina Italiani.

17 NOV – Il “Progress Test” rappresenta un metodo per valutare il “Progresso” verso la Competenza dei Futuri Medici” utilizzato, in tutto il mondo, sia per valutare la capacità di apprendimento sia per valutare la forza pedagogica dei corsi di laurea in medicina. In Italia, più di 220 mila studenti hanno partecipato al PT in questi 12 anni di esperienza; solo lo scorso anno 33000.

Quest’anno la prova è stata concepita in modo da essere molto simile a quella che comporrà la prova scritta dell’esame di Stato di recente riformato. Questo per consentire agli studenti dell’ultimo triennio di avere un’occasione per un vero e proprio training test. Inoltre, per la prima volta, per confezionare il Test non si è attinto alle banche-dati internazionali e le domande sono state preparate dalla Conferenza stessa in accordo al core curriculum dei corsi di laurea in Medicina Italiani.

Ben 38091 studenti il 14 Novembre 2018 alle ore 9.00 hanno sostenuto il test nelle aule di 59 Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia. Trenta minuti dopo la fine della prova, le domande e le risposte, comprensive di fonte bibliografica, sono state pubblicate sul sito della Conferenza consentendo subito agli studenti di poter attingere alle soluzioni. Il sito della conferenza è stato visitato da oltre 5000 accessi in contemporanea nella prima ora ed a sera gli accessi erano stati oltre 50.000.

La Conferenza renderà noti i risultati dei test appena elaborati ma intanto, sbirciando nei gruppi dei social degli Studenti di Medicina si trovano parerei diversi. Queste alcuni commenti: “Secondo il sondaggio che è stato fatto sul nostro gruppo, solo una lo ha trovato difficile facendo il 6 anno. Ed è normale che sia così, visto che quest’anno lo si affronta con più serietà rispetto agli anni scorsi e magari ripassando qualcosina il giorno prima”; “Io sono del 5 (non ho finito tutti gli esami del 4) e l’ho trovato facile!”; “A me, al sesto, è parso facile pur non avendo, di proposito, ripassato nulla prima. Se davvero la difficoltà sarà questa non c’è da preoccuparsi”; “Sinceramente mi è sembrato facile, pensavo molto peggio. Ho fatto un buon punteggio e mi sarei abilitata con ampio margine. L’assurdo rimane che dopo sei anni di medicina con tutto ciò che comporta, si debba fare un test per abilitarsi”; “Ci sono però da fare distinguo: al training/progress test 2018 le risposte non date o errate valgono 0 sul conteggio totale; al test di abilitazione che entrerà in vigore invece un errore sarà penalizzato con un -0.25”.

Sicuramente tutte annotazioni importanti che dovranno essere prese in considerazione dalla Commissione esame di Stato che si occuperà della preparazione del test. “Infatti – sottolinea Andrea Lenzi, Presidente dell’Intercollegio di Area Medica -questo test pur essendo un normale Progress Test è servito ad indicare, alla comunità ed alle rappresentanze studentesche ed ai docenti, che non si tratterà di una prova insuperabile. Inoltre, è necessario chiedere con forza al Miur che la data di inizio del nuovo esame di stato venga spostata al luglio 2020 consentendo ai Corsi di Laurea di organizzare i tirocini ed agli studenti di allenarsi con altri Training Test che verranno organizzati dalla Conferenza dei Presidenti di Corso di laurea in M&C. Il Progress Test delle Università italiane rimarrà quello che è sempre stato: un utile strumento per portare lo studente italiano ad essere un esempio di buon prodotto di un buon percorso e da quest’anno servirà anche agli Studenti per testare la loro formazione e capacità per essere dei buoni professionisti della salute”.

Save the date!

Si rende noto che la 131a Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirurgia si terrà il 19 e 20 Ottobre 2018 a Salerno.

Sarà successivamente possibile consultare l’OdG, non appena sarà reso disponibile, loggandosi con le proprie credenziali.

Nel frattempo, a questo link è possibile alla prenotazione alberghiera e del transfert.

La certificazione del “progresso” formativo dei futuri medici italiani – Quotidianosanità

Carissimi utenti, segnaliamo l’articolo pubblicato su “QuotidianoSanità” da Stefania Basili e Fabrizio Consorti che approfondisce il tema del “Progress Test” e la sua rilevanza in merito alla certificazione del progresso delle conoscenze.

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=63704&fr=n

Save the date!

Si rende noto che la 130a Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirurgia si terrà il 16 Luglio 2018 a Roma.

Sarà successivamente possibile consultare l’OdG, non appena sarà reso disponibile, loggandosi con le proprie credenziali.

LA LAUREA ABILITANTE UN SOGNO REALIZZATO PER GLI STUDENTI DI MEDICINA: FIRMATO IL DECRETO

Nel pomeriggio del 9 maggio la Ministra Valeria Fedeli ha firmato il Decreto che norma il Nuovo Esame di Stato abilitante alla professione di Medico Chirurgo, caratterizzato dalla diretta connessione con la tempistica della Laurea.

Il nuovo esame di stato, infatti, abbrevierà di molti mesi l’attesa della Abilitazione post-laurea includendo il tirocinio trimestrale professionalizzante nel corso di laurea e consentendo la immediata successione fra laurea e i test di abilitazione. Il tirocinio potrà essere effettuato a partire dal 5 anno (completati tutti gli esami del quarto anno previsti nell’ordinamento della sede).

Questo Decreto è frutto del lavoro iniziato, dopo anni di attesa, nel marzo 2016 dal Tavolo tecnico istituito dal MIUR (Direzione Generale per lo Studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore) che ha coinvolto il ‎Ministero della Salute (Direzione generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del SSN), i Rappresentanti degli Studenti, i Rettori, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, la Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e quella dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia.

Il documento, risultato di questo lavoro, è stato poi approvato dal CUN (allora Presieduto dal Prof. Andrea Lenzi), dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e rappresenta, quindi, un traguardo raggiunto dalle Istituzioni, ma soprattutto caparbiamente voluto dagli Studenti e dai Docenti dei Corsi di Medicina uniti nel desiderio di semplificare, abbreviare e ammodernare l’avvio alla professione ed alle tappe successive della formazione, infatti il tempo di attesa fra Laurea e l’accesso alla Specializzazione si accorcerà da un minimo di sei mesi fino ad un anno.

La Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università Italiane, componente del Tavolo tecnico, da più di 10 anni stava lavorando, attraverso il modello del Progress Test, sulla verifica dell’apprendimento e sulla preparazione degli studenti alle modifiche dei quiz abilitanti. Tali esperienze sono state recepite nella norma, così come la proposta  di portare il tirocinio professionalizzante all’interno del percorso di studio dei 6 anni di laurea.

La prova d’esame consisterà in 200 quesiti a risposta multipla, 50 quelli relativi alla parte “pre-clinica” della formazione del medico e  150 quelli riguardanti la formazione “clinica” volti a valutare la capacità dei candidati nell’applicare le conoscenze biomediche, cliniche, deontologiche ed etiche alla pratica medica. La prova includerà anche una serie di domande riguardanti i problemi clinici afferenti alle aree della medicina e della chirurgia e relative specialità, della pediatria, dell’ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale e della sanità pubblica. Prevista una fase transitoria: laureate e laureati magistrali in medicina avranno ancora due anni di tempo, dall’entrata in vigore del Regolamento, per effettuare comunque il tirocinio dopo il conseguimento della laurea. Il MIUR prevede comunque la prima sessione del nuovo esame di stato a luglio 2019.

La neo-Presidente della Conferenza dei Presidenti (Prof. Stefania Basili) dichiara che “l’approvazione di questo Decreto dimostra come la Conferenza sia sempre pronta a gestire, promuovere e recepire ogni innovazione favorevole agli studenti e sarà immediatamente disponibile ad adeguare i corsi alla nuova situazione“.

Il Prof. Andrea Lenzi (Presidente dell’Associazione che coordina la Conferenza) sottolinea “questo Decreto vede nel testo, per la prima volta, riconosciuta dal legislatore la Conferenza dei Presidenti come soggetto istituzionale che collabora attivamente alla messa a punto dei test di verifica della qualità della preparazione del futuro Medico italiano. Per gli studenti in Medicina e Chirurgia, dopo ogni sessione di laurea (tre volte l’anno) ci saranno immediatamente sessioni d’esame di Stato organizzate dagli Atenei stessi, pur con un controllo nazionale. Questo consentirà una verifica di qualità omogenea, ma  senza spreco di risorse e chiuderà definitivamente “l’area di parcheggio” che era rappresentata dal tempo perso dai giovani laureati fra la laurea, il tirocinio post-laurea e la sessione di esame di stato successiva“.

Ribadisce infine Lenzi: “Erano quasi 10 anni che rincorrevo questo risultato. Questo Decreto realizza il sogno nostro e dei nostri ragazzi che dopo sei anni di formazione non aspettano altro che di iniziare quanto prima la straordinaria avventura della professione medica.”