LA LAUREA ABILITANTE UN SOGNO REALIZZATO PER GLI STUDENTI DI MEDICINA: FIRMATO IL DECRETO

Nel pomeriggio del 9 maggio la Ministra Valeria Fedeli ha firmato il Decreto che norma il Nuovo Esame di Stato abilitante alla professione di Medico Chirurgo, caratterizzato dalla diretta connessione con la tempistica della Laurea.

Il nuovo esame di stato, infatti, abbrevierà di molti mesi l’attesa della Abilitazione post-laurea includendo il tirocinio trimestrale professionalizzante nel corso di laurea e consentendo la immediata successione fra laurea e i test di abilitazione. Il tirocinio potrà essere effettuato a partire dal 5 anno (completati tutti gli esami del quarto anno previsti nell’ordinamento della sede).

Questo Decreto è frutto del lavoro iniziato, dopo anni di attesa, nel marzo 2016 dal Tavolo tecnico istituito dal MIUR (Direzione Generale per lo Studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore) che ha coinvolto il ‎Ministero della Salute (Direzione generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del SSN), i Rappresentanti degli Studenti, i Rettori, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, la Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e quella dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia.

Il documento, risultato di questo lavoro, è stato poi approvato dal CUN (allora Presieduto dal Prof. Andrea Lenzi), dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e rappresenta, quindi, un traguardo raggiunto dalle Istituzioni, ma soprattutto caparbiamente voluto dagli Studenti e dai Docenti dei Corsi di Medicina uniti nel desiderio di semplificare, abbreviare e ammodernare l’avvio alla professione ed alle tappe successive della formazione, infatti il tempo di attesa fra Laurea e l’accesso alla Specializzazione si accorcerà da un minimo di sei mesi fino ad un anno.

La Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università Italiane, componente del Tavolo tecnico, da più di 10 anni stava lavorando, attraverso il modello del Progress Test, sulla verifica dell’apprendimento e sulla preparazione degli studenti alle modifiche dei quiz abilitanti. Tali esperienze sono state recepite nella norma, così come la proposta  di portare il tirocinio professionalizzante all’interno del percorso di studio dei 6 anni di laurea.

La prova d’esame consisterà in 200 quesiti a risposta multipla, 50 quelli relativi alla parte “pre-clinica” della formazione del medico e  150 quelli riguardanti la formazione “clinica” volti a valutare la capacità dei candidati nell’applicare le conoscenze biomediche, cliniche, deontologiche ed etiche alla pratica medica. La prova includerà anche una serie di domande riguardanti i problemi clinici afferenti alle aree della medicina e della chirurgia e relative specialità, della pediatria, dell’ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale e della sanità pubblica. Prevista una fase transitoria: laureate e laureati magistrali in medicina avranno ancora due anni di tempo, dall’entrata in vigore del Regolamento, per effettuare comunque il tirocinio dopo il conseguimento della laurea. Il MIUR prevede comunque la prima sessione del nuovo esame di stato a luglio 2019.

La neo-Presidente della Conferenza dei Presidenti (Prof. Stefania Basili) dichiara che “l’approvazione di questo Decreto dimostra come la Conferenza sia sempre pronta a gestire, promuovere e recepire ogni innovazione favorevole agli studenti e sarà immediatamente disponibile ad adeguare i corsi alla nuova situazione“.

Il Prof. Andrea Lenzi (Presidente dell’Associazione che coordina la Conferenza) sottolinea “questo Decreto vede nel testo, per la prima volta, riconosciuta dal legislatore la Conferenza dei Presidenti come soggetto istituzionale che collabora attivamente alla messa a punto dei test di verifica della qualità della preparazione del futuro Medico italiano. Per gli studenti in Medicina e Chirurgia, dopo ogni sessione di laurea (tre volte l’anno) ci saranno immediatamente sessioni d’esame di Stato organizzate dagli Atenei stessi, pur con un controllo nazionale. Questo consentirà una verifica di qualità omogenea, ma  senza spreco di risorse e chiuderà definitivamente “l’area di parcheggio” che era rappresentata dal tempo perso dai giovani laureati fra la laurea, il tirocinio post-laurea e la sessione di esame di stato successiva“.

Ribadisce infine Lenzi: “Erano quasi 10 anni che rincorrevo questo risultato. Questo Decreto realizza il sogno nostro e dei nostri ragazzi che dopo sei anni di formazione non aspettano altro che di iniziare quanto prima la straordinaria avventura della professione medica.”

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